La friulana Ferest Rail tra i grandi player europei della logistica ferroviaria.

La friulana Ferest Rail tra i grandi player europei della logistica ferroviaria.
Negli ultimi due anni, triplicate le tonnellate trasportate, con una crescita esponenziale del fatturato.

Ferest Rail amplia la sua flotta, cerimonia ufficiale oggi all’Officina FVG Rail SpA, in via Giulia 2 a Udine. Il parco conta oltre 1.100 carri.

UDINE, 19 APRILE 2023 – Negli ultimi due anni, la friulana Ferest Rail, società di logistica ferroviaria con sede a Udine, si è confermata tra i più grandi player europei nel trasporto di cereali, da quelli destinati all’alimentazione animale a quelli per i consumatori, ponendosi tra i leader del settore nel vecchio continente.

Il traguardo è testimoniato dai risultati raggiunti dall’azienda, che nel corso del biennio appena trascorso ha realizzato il primo treno da 2.500 tonnellate lorde in Italia, raddoppiato il numero dei dipendenti (con 6 assunzioni nel solo 2022), triplicato le tonnellate trasportate e registrato una crescita esponenziale in termini di fatturato (20 mln nel 2019, 30 mln a fine 2022, e con un andamento che fa presagire il superamento dei 40 mln nel 2023). E, soprattutto, ha quasi raddoppiato il numero dei vagoni nel proprio parco, che oggi conta oltre 1.100 carri. E’ quanto ha sottolineato oggi Sandra Vukic, CEO di Ferest Rail e co-owner della società, aprendo una cerimonia svoltasi allo scalo ferroviario di Udine, negli spazi dell’Officina FVG Rail SpA, alla presenza delle autorità. Un evento che ha suggellato l’ultimo contratto sottoscritto con il partner Wascosa AG per la fornitura di 300 vagoni dedicati al trasporto di cereali. “Un passo grazie al quale siamo diventati il maggior operatore logistico privato sul territorio nazionale e uno dei maggiori del settore in Europa”, ha ribadito Vukic, ringraziando i numerosi ospiti intervenuti “per condividere con noi diversi traguardi raggiunti e superati negli ultimi due anni”.

“Abbiamo fortemente voluto implementare il nostro parco con dei nuovi vagoni e la scelta è caduta su Wascosa, non solo per il loro bellissimo colore arancione, che è anche il nostro colore sociale – ha continuato la CEO -, ma soprattutto per le caratteristiche tecniche che li rendono più performanti rispetto ai vagoni di altri produttori. E il nostro obiettivo è quello di rinnovare completamente il parco carri nel tempo”.

Vukic ha anche evidenziato che “in un periodo così instabile ci è voluta una certa dose di coraggio per stipulare un contratto di questa portata, quando tutti aspettavano il miglioramento della situazione, mentre io ero convinta di questa decisione e oggi posso confermarlo, era proprio il momento giusto. Poi l’inizio della guerra in Ucraina ha posticipato la fornitura dei vagoni di circa 7 mesi, ma alla fine abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo e siamo riusciti a portarli a casa”.

Successivamente sono intervenuti Peter Balzer, presidente del Consiglio di amministrazione di Wascosa che ha ringraziato Ferest Rail per l’ordine di 300 tramogge per cereali, e Stefano Ghilardi, CFO di Ferest Rail e Co-owner. Infine, i contributi ‘tecnici’ di Dominic Felice e Julia Kiss, rispettivamente COO e sales agent per l’Italia di Wascosa AG. A moderare gli interventi è stato il giornalista Maurizio Cescon.

A scattare una fotografia dell’attuale operatività di Ferest Rail è stato il CFO Ghilardi nel suo speech. “La maggior parte del trasportato – ha spiegato – proviene dai Paesi dell’Europa orientale, segnatamente Ungheria, Slovacchia, Croazia, Serbia, Romania e Ucraina ed è destinato principalmente al Nord Italia. Il conflitto in atto in Ucraina – ha aggiunto – ha comportato inizialmente la chiusura totale dei trasporti marittimi via Mar Nero, poi parzialmente riattivati, creando enormi problemi all’esportazione di cereali, di cui il Paese è un leader mondiale. Ciò ha richiesto da parte dell’Ucraina la ricerca urgente di soluzioni logistiche alternative – ha proseguito – individuate nel trasporto ferroviario. Il diverso scartamento dei binari, che rende necessario il trasbordo delle merci ai confini e i massicci volumi di merce si scontrano però con le limitate risorse dell’Europa in termini infrastrutturali, di mezzi (intesi come locomotive e carri) e personale – ha evidenziato – e ciò renderà necessario del tempo per individuare soluzioni logistiche innovative atte a sopperire a tali carenze e limitazioni”.

Oltre ai prodotti agroalimentari, Ferest Rail ha una specializzazione nel trasporto di GPL.

“La nostra società – ha puntualizzato il CFO – ha da poco avviato una linea di traffico di automotive dalla Romania all’Italia, ma gestisce anche diversi flussi di materie prime verso l’Italia e si occupa di trasporti siderurgici. E in futuro – ha concluso Ghilardi – intendiamo operare anche in Francia, Olanda e Germania ed abbiamo già avviato trattative per alcune partnership”.